Il prolasso da parto spontaneo

Il prolasso si verifica quando un organo esce dalla sua sede naturale
Il prolasso vaginale si verifica quando vescica, uteroOrgano cavo a forma di pera situato nella pelvi di una donna, tra la vescica ed il retto... e retto scendono verso il basso e nei casi più gravi arrivano a fuoriuscire dalla vaginaOrgano che collega la cervice (collo) dell'utero e la vulva (i genitali esterni)..... Le gravidanze complicate, i parti e le lacerazioni vulvo-vaginali sono fra le cause più frequenti di questa patologia.
Durante gli sforzi del parto è possibile che un feto produca alla partoriente uno stiramento eccessivo delle fibre muscolari che interessano il pavimento pelvico e la mucosa vaginale, determinando una lassità di questi tessuti e la conseguente loro lacerazione. Questa evenienza, anche dopo la ricostruzione chirurgica, può lasciare residuati più o meno importanti ed a volte persistenti, fra i quali: dolore, deficienza e/o incontinenza urinariaPerdita involontaria ed incontrollata di urina. Si possono distinguere tre tipi principali di incontinenza urinaria: incontinenza da sforzo, incontinenza da urgenza ed incontinenza mista.... continua, incompleto svuotamento della vescica, infezioni ed ostruzioni vulvo-vaginali.
Prolasso: le conseguenze per la paziente
Buona parte di questi disturbi, oltre che sgradevoli e dolorosi, compromettono la conduzione di una normale vita sociale ed hanno anche un forte impatto sulla sessualità della donna che ne è affetta. In base al grado della patologia ed alla gravità del quadro clinico, il ginecologoMedico specializzato in cure mediche generali per le donne, diagnosi e trattamento dei disturbi del sistema riproduttivo femminile e cura delle donne in gravidanza... sceglierà la terapia più adatta.
Prolasso: le cure moderne
Nel nostro Studio, grazie alle apparecchiature di cui ci siamo dotati, è possibile migliorare il trofismo dei tessuti mediante nuove tecnologie quali la radiofrequenza e l’elettroporazione. Queste nuove tecnologie, utilizzate a seconda dei casi singolarmente o sinergicamente, permettono la risoluzione anche di questa patologia in modo indolore e non invasivo. Le metodiche consistono nella rigenerazione dei muscoli del pavimento pelvico mediante la produzione di nuovi fibroblasti, che producono collagene ed elastina endogeni, determinando nuove solide fondamenta per il sostegno degli organi pelvici (vescica, retto ed utero), ripristinando i danni subiti dai precedenti eventi. Si assiste così ad una riparazione tissutale pressoché completa rivitalizzando le strutture interessate. Tutto questo è raggiungibile su patologie di lieve e media entità, certamente non su quelle per cui si rende necessario un intervento chirurgico.
Caso clinico
Cistocele di II grado (Caso Clinico)
Paziente G.S., 68 anni, mastectomizzata ad una mammella a 60 anni, riferisce cistocele di secondo grado.
Anamnesi ginecologica: cicli regolari fino a 52 anni, due parti spontanei (peso alla nascita rispettivamente 3.600 e 3.800 grammi), menopausaTermine dei cicli mestruali e della fase riproduttiva femminile... a 53 anni, ha eseguito regolarmente pap testTest che prevede l'esame al microscopio di cellule prelevate dalla cervice (collo) dell'utero, utilizzato per rilevare la presenza di patologie... almeno una volta all’anno.
Visita ginecologica: genitaliOrgani sessuali esterni esterni da pluripara; vagina ampia con cistocele di secondo grado; corpo uterino di volume, forma e consistenza normali, non prolassato. Annessi non apprezzati, collo cilindrico, portio epitelizzata.
Diagnosi: cistocele di secondo grado.
Terapia: ciclo in sistema monopolare di sette sedute (una alla settimana) mediante radiofrequenza ed elettroporazione con crema acido ialuronico al 20% e calendula. Alla terza seduta si nota il miglioramento e la paziente riferisce di non avvertire più la fastidiosa “palla” all’orifizio vulvare. Al termine del ciclo di sedute prescritte, la paziente riferisce la scomparsa sotto sforzo del prolasso.